Quando a Novembre 2021 ho dovuto decidere cosa fare nella mia settimana di ferie per capodanno (dal 26 Dicembre al 2 Gennaio) ho pensato che nonostante io fossi già vaccinato con dose booster, questo non mi precludesse dal rischio di infettarmi di Covid 19. Andare all’estero mi avrebbe quindi esposto al rischio di restare bloccato. Mentre questo rischio nel periodo estivo appariva remoto, in quello invernale invece destava maggiori preoccupazioni. C’era però una possibilità di poter viaggiare con maggiore tranquillità: i Corridoi Turistici Covid-free (link qui), un accordo tra l’Italia ed i governi di Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e dell’Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). L’accordo prevedeva di aver concluso il ciclo vaccinale, di viaggiare tramite una agenzia che avrebbe indirizzato i turisti solo in determinati resort/imbarcazioni predefiniti dalle autorità locali e di eseguire un tampone molecolare pcr entro 48 ore dalla partenza ed un tampone antigenico o molecolare entro 48 ore dal rientro.

Più – ma questa è stata un’aggiunta del periodo natalizio – un ulteriore tampone molecolare dopo il rientro. Insomma una bolla che avrebbe dovuto garantire non dico l’assoluta assenza di possibilità di contagio, ma quantomeno il rientro a casa senza problemi. Ho quindi prenotato con Avventure nel Mondo un Maldive Express (link al redazionale qui) ed ho incrociato le dita.
Il governo maldiviano ha allestito una piattaforma online chiamata IMUGA dove caricare i propri dati e le varie certificazioni richieste (vaccino, tampone, ecc.) ed una applicazione di tracciamento sulla falsariga del nostro Immuni.
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